
“I neuroni del sistema sistema nervoso centrale – spiega la ricercatrice Veselina Petrova – hanno una limitata capacità di ricrescere perché maturando perdono la possibilità di rigenerare i loro prolungamenti”, cioè gli assoni su cui viaggia l’impulso nervoso. “Questo significa che le lesioni al cervello, al midollo spinale e al nervo ottico possono avere conseguenze permanenti”.
Per cercare una soluzione, i ricercatori hanno deciso di usare il nervo ottico come modello sperimentale: lo hanno coltivato in laboratorio e poi hanno danneggiato le sue fibre con un laser, osservandone la reazione al microscopio. In questo modo hanno scoperto che aumentando la produzione e l’attività della protrudina si può potenziare la rigenerazione nervosa in poche settimane. La proteina si trova infatti in un organello della cellula (il reticolo endoplasmatico) che fornisce i materiali per la riparazione: il compito della protrudina è favorire il trasporto di questi elementi verso il sito da ricostruire.
Per dimostrare l’efficacia di questa terapia genica contro il glaucoma, i ricercatori hanno prelevato una retina completa dall’occhio di un topo e l’hanno fatta crescere in laboratorio. Di solito, in queste condizioni, la metà dei neuroni della retina muore entro tre giorni, ma grazie alla terapia genica è stato possibile salvarli. “E’ però importante ricordare – sottolinea Petrova – che questi risultati dovranno essere confermati da ulteriori studi per capire se potranno portare a terapie davvero efficaci nell’uomo”.
